Le sanzioni dell’Occidente hanno colpito anche gli oligarchi russi. Scappati nei paradisi fiscali occidentali, si rifugiano a Kaliningrad.
Diversi gli oligarchi russi che hanno preso la decisione di abbandonare i paradisi fiscali occidentali per trasferirsi successivamente nella città di Kaliningrad. Le sanzioni adottate dagli Stati Uniti e dall’Europa hanno già determinato il sequestro di diversi beni agli oligarchi russi, quali per esempio yacht e immobili.
Lo yacht del presidente russo Putin pare aver lasciato il suo abitudinario attracco in Germania per dirigersi verso Kaliningrad. Ma molti beni degli oligarchi non hanno fatto in tempo ad abbandonare l’Occidente. In Italia per esempio è stato sequestrato lo yacht dell’oligarca russo Alexey Alexandeovits Mordaschov, presente nella regione Liguria, per un valore che ammonta a circa settanta milioni di dollari.
Kaliningrad: un perfetto paradiso fiscale per gli oligarchi russi
La zona del paradiso fiscale di Kaliningrad è situata tra lo stato della Polonia e quello della Lituania. Si trova sotto la giurisdizione della Federazione Russa e si tratta di un’ exclave, un territorio geograficamente separato dallo Stato di appartenenza, ma comunque politicamente dipendente da quest’ultimo.
Il territorio di Kaliningrand ha sviluppato in diversi anni un’importanza rilevante nell’ambito dei rapporti commerciali delle persone più altolocate e anche per quanto riguarda gli sbocchi mercantili, dato il suo strategico affaccio sul Mar Baltico. Dal 2018 Kaliingrad è poi diventato un perfetto paradiso fiscale per le società internazionali di matrice russa.
Il territorio favorisce gli oligarchi russi con una tassazione a zero sui redditi delle persone fisiche lì residenti. Tale paradiso fiscale rende di minore impatto il peso delle sanzioni adottate dagli Stati Uniti e dall’Europa. Difatti si conta che dall’inizio del conflitto tra la Russia e l’Ucraina, siano già sessanta le aziende che hanno deciso di abbandonare i paradisi fiscali occidentali e di instaurarsi a Kaliningrad.